Si può fermare l'attimo? Questo cervello che elabora il passato per il futuro... Si può accudire un attimo tra le mani per sempre? O trattenerlo per un po', come al guinzaglio ma delicatamente.
Ecco, se si potesse io starei quì su questa amaca di paglia secca tra due palme alte e magre ad osservare come le foglie si intrecciano nel blu. Lì su hanno un bel da fare le foglie e i rami a scontrarsi e baciarsi mossi dalla stessa brezza che fa ondeggiare anche me e questo mare apparentemente innocuo. Tutto ha un senso. Tutto s’incontra continuamente senza sosta.
La gente passeggia sulla spiaggia con le proprie memorie; altri sguardi. Come il mio forse? La bellezza attrae bellezza: Una danza!

Voglio fermare il momento lasciandolo scorrere come questa penna sul foglio che mi farà un po' più grande. E da grande voglio armonizzarmi, vivere di estasi e far viverne gli altri accanto a me, non perdere più i treni perché svogliato d'amore. Tenere tenerci. Amare amarci.
Le barche bianche scivolano silenziose, vanno verso le isole e le isole le aspettano, poi al tramonto tutto tornerà come prima; ma non è questo il momento.
Mi sposto all’ombra di un piccolo chiosco sulla spiaggia, sempre col mio quaderno e un cappello di paglia sulla testa ad osservare il mondo e le sue sfumature. Calmo. Un bicchier d’acqua sul tavolo, qualche sguardo d’amore a una ragazza che passa, la luce che dal mare entra ad avvolgere me e questa penombra miracolosa. Io non chiedo niente se non di essere semplice spettatore. Le parole sono già troppe e così i baci e la polvere dei ricordi.
Scriverò e non splenderò per più di quel che valgo, o più di quel che saprai tirar fuori da me.